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Domande e risposte sulle crypto valute | Studio Puricelli Caruggi Gallarate

Criptovalute e obblighi dichiarativi

Le criptovalute sono rappresentazioni virtuali di valore o, più comunemente, valute virtuali.

Il fenomeno “criptovalute” si è largamente diffuso nell’ultimo biennio e non sono pochi gli investitori privati che hanno deciso di acquistare bitcoin o strumenti simili.

Il possesso di criptovalute deve essere dichiarato?

La risposta è sì.

A prescindere dalla realizzazione o meno di una plusvalenza, l’Agenzia delle Entrate ha specificato l’obbligo di inserire i dati delle criptovalute nel quadro RW della dichiarazione dei redditi (quadro dedicato agli investimenti e attività finanziarie detenute all’estero). Tale compilazione, senza il realizzo delle criptovalute, viene effettuata al solo fine del monitoraggio fiscale della posizione.

In merito al controvalore in euro da indicare, si fa riferimento al valore della valuta virtuale detenuta al 31 dicembre utilizzando come cambio quello indicato dal sito dove il contribuente ha effettuato gli investimenti di valuta virtuale.

Cosa cambia con la chiave privata

Secondo la tesi prevalente, non ci dovrebbe essere obbligo di dichiarazione delle Criptovalute nel quadro RW quando si ha la disponibilità della chiave privata, in quanto non si tratterebbe più di un investimento estero.

Questo significa che un contribuente residente fiscalmente in Italia che detiene valuta virtuale su un wallet privato non è soggetto ad obblighi di monitoraggio fiscale. L’obbligo dovrebbe nascere solo nel caso in cui il contribuente si avvalga di “prestatori di servizi di portafogli digitali” non fiscalmente residenti in Italia.

Tuttavia, l’Agenzia non si è ancora espressa in modo chiaro ed univoco in merito a tale trattamento. Si consiglia pertanto, anche in caso di chiave privata, di compilare il quadro RW.

Devo pagare imposte per le criptovalute?

Chi detiene bitcoin o altre valute virtuali deve dichiararle secondo le regole relative alle operazioni aventi ad oggetto valute tradizionali. Nello specifico, le imposte risultano dovute sulle eventuali plusvalenze maturate solo e soltanto se la giacenza media dei portafogli elettronici (wallet) detenuti supera per almeno  7 giorni consecutivi la detenzione di controvalore pari ad euro 51.645,69

In questo caso la plusvalenza dovrà essere dichiarata nel quadro RT del modello Redditi PF, liquidando la relativa imposta sostitutiva del 26 per cento.

In estrema sintesi

Le imposte sulle criptovalute andranno versate solo in caso di cessione delle stesse e realizzazione di una plusvalenza e se è rispettato il predetto periodo di detenzione, tuttavia il possesso di criptovalute andrà sempre dichiarato compilando il quadro RW.

 

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